È il 22 giugno 2022 quando il tenente dei Carabinieri Massimiliano Colabruna si appresta, come ogni mattina, a salire in macchina per percorrere la strada in direzione Torino. Riesce a contrastare, con l'aria condizionata e della buona musica, una temperatura che sfiora i trenta gradi, mentre il suo sguardo si posa sulla Basilica di Superga in lontananza. All'improvviso, però, mentre parla in vivavoce con il suo superiore, una fitta nebbia, del tutto inspiegabile, inizia a circondarlo fino al punto da obbligarlo a fermarsi. La radio smette di funzionare, così come tutti gli altri apparecchi elettronici, compreso il cellulare. Senza quasi rendersene conto, Colabruna si ritrova a girovagare a piedi nella campagna torinese finché quattro individui a cavallo, travestiti da guerrieri medioevali, non lo catturano. Il tenente pensa a uno scherzo ma, quando la nebbia si dirada, un pensiero preoccupante inizia ad aleggiare nella sua testa: la Basilica di Superga non c'è più. Massimiliano Colabruna, senza sapere come, è tornato indietro nel tempo di oltre cinquecento anni.