Nelle terre più settentrionali d'Europa, quando la lunga notte polare - che i finlandesi chiamano kaamos e i lapponi skábma - copre le rupi desolate della tundra sotto la cappa impenetrabile dell'oscurità, la vita è pietrificata nel ghiaccio e la natura sprofonda nel sonno. Ma per le creature ultraterrene, questo è il momento di uscire da grotte e anfratti e dare inizio alle loro infernali attività. I pochi uomini che osano sfidare la natura più aspra per pescare merluzzi nelle acque tempestose dell'Artico, o per pascolare i loro stentati greggi di renne, si trovano sulla via schiere di spettri il cui unico compito è tormentarli. Per gli sventurati affrontare e sconfiggere le creature arcane delle tenebre selvagge significa confrontarsi con gli aspetti più cocenti, reconditi e inquietanti della propria coscienza, l'unico lume che la folata gelida non può spegnere. I quindici racconti della raccolta "Tundra notturna" costituiscono non solo il primo e più suggestivo esempio di letteratura gotica d'ambientazione artica, ma il frutto e l'eredità letteraria di studi approfonditi sulle tradizioni, i miti e le leggende che costituiscono il patrimonio culturale del profondo Nord.