Geografie tentacolari e geometrie non euclidee sono parte ineludibile dell'immaginario oscuro di H. P. Lovecraft, che nei decenni ha travalicato la pagina scritta per ispirare autori, illustratori e registi. Da Aira, la città di marmo e berillio, fino a Kadath, l'ultima dimora degli Dèi della Terra, tra monti inespugnabili, deserti, foreste inestricabili, questi luoghi non sono altro che sogni. Ma se è vero che in fondo tutte le cose umane non sono altro che sogno, questo atlante visionario non è diverso da ogni altro catalogo di posti mai visitati. A compilarlo è Carlo Baja Guarienti, aiutato dalla matita di Alberto Ponticelli, con una postfazione di S.T. Joshi e la mappa disegnata da Francesca Baerald. Ciò che ne esce è una imperdibile guida ai reami fantastici nati dalla penna del Solitario di Providence.