"C'è uno specchio d'acqua cristallina, a Roma, tra i più puliti d'Europa. Il suo nome, per chi non è di queste parti, è Lago Ex Snia. Nato dall'erronea perforazione di una falda acquifera, da più di vent'anni si è conquistato un suo spazio vitale: gli uccelli ci fanno il nido, i canneti addobbano le sue sponde. La natura, mutilata dall'arrogante avanzata dell'asfalto cittadino, si è presa la sua incredibile rivincita. Una storia così straordinaria non poteva non accendere il nostro interesse. Già immagino, però, le vostre domande. Perché, in una serie che rimesta nel torbido, avete deciso di concentrarvi su di una piccola storia di speranza? La domanda è lecita, la risposta è servita. Il lago, infatti, è simbolo di purezza; l'acqua è come uno specchio, che permette di poterci riflettere al suo interno. La metafora perfetta della coscienza. Nel caso del lago ex Snia, si tratta di una coscienza pulita, cristallina. Attenti però, perché non c'è niente di più spaventoso. Sono i peccatori, di solito, a perdonare i passi falsi degli altri. Chi si crede al riparo dall'errore morale,, spesso si sente autorizzato a giudicare. E a condannare. Perché per chi ha colpa, non ci deve essere nessuna pietà. E voi, che ci leggete tranquilli, che cosa siete, colpevoli o innocenti?" (dall'Introduzione)