"Nelle pagine che state per leggere (o forse avete già letto, se, come me, lasciate per ultime le prefazioni) l'atroce e dolorosa saga della famiglia Petronio arriva a nuove e importanti svolte, sia nel presente sia nel passato: due binari che stanno avvicinandosi sempre di più. E, a proposito della sezione nel passato, lo sceneggiatore ospite Andrea Cavaletto si è dimostrato, non certo per la prima volta, un maestro dell'horror italiano. E lo diventerà, ci scommetto, Stefano Fantelli, gran tessitore della trama di The Cannibal Family. Con stili diversi, ma altrettanta efficacia e durezza, si alternano ai disegni Rossano Piccioni e Dario Viotti: ruvido e allucinato il primo, nitido e tagliente il secondo. Poi ci sarebbe un altro discorso, importante, sulla differenza fra violenza e rappresentazione della violenza. Però mi piace pensare che, tra i lettori di The Cannibal Family, non ci siano moralisti da "redimere". (E, se ci sono, tanto peggio per loro.)"" (dalla prefazione di Tito Faraci)