Se Black hole era una potente metafora dell'adolescenza, un classico del fumetto che parlando di malattia ed esclusione portava alle estreme conseguenze le angosce legate alla scoperta del corpo, il nuovo libro di Charles Burns affronta il rapporto tra l'inconscio e la sua rappresentazione, dove il sogno diventa la principale fonte di ispirazione per la creazione artistica. Anche qui il protagonista è un adolescente, un ragazzo timido e solitario, che attraverso l'ossessione per il cinema e il disegno riesce a creare un ponte tra immaginazione e realtà, smarrendosi in dimensioni seducenti e inesplicabili.