Marta Signorelli, figlia di tradimento e seme di geniale follia, viene concepita con l'inganno sotto lo sguardo compiaciuto di una fattucchiera, in una fredda notte del 1642. Tre secoli dopo la sua morte, l'ombra della strega continua a portare dolore tra chi le gravita intorno, strisciando tra i vicoli di Sangrimale, piagando le carni col suo tocco di medusa e seminando nuova follia attraverso l'arte di Ludovica Elena Strozzi.