Virginia è tanto bella quanto fragile e instabile: aggressiva, sfrontata, ninfomane, insicura, infelice. Il più atroce dei traumi l'ha lacerata da bambina e lei, a fatica, costruisce la sua vita un giorno dopo l'altro su basi traballanti e malate. Convive con il suo compagno / non compagno autolesionista, che lei maltratta, e inanella rapporti tossici e perversi, rifiuta le mani tese e riconosce la propria abiezione finché, un giorno, sulla sua strada, non si palesa di nuovo il volto di tutti i suoi incubi: il lupo cattivo che le rubò l'innocenza. E lei non può a fare a meno di seguirlo nella sua tana.