"Che peccato!" nasce dalla fervida fantasia e dalla peculiare sensibilità estetica dell'autore, corroborata da decenni di frequentazioni letterarie e di prospezioni storico-artistiche. Spicca la collaborazione dei giovanissimi Raffaele e Mariangela che non si limitano a "illustrare" personaggi e situazioni, ma intendono rileggere il testo sostando su un particolare, su un gesto o su un movimento interiore, concentrando nella nudità della figura e sui suoi contorni, carichi di sensuale adesione, la lezione della graphic novel e quella di autori italiani e stranieri (Crepax, Manara, Pazienza, Royo, Sienkiewicz, fra gli altri), dentro una fitta rete di rapporti, rimandi, contaminazioni e citazioni.