Un bambino, ebreo. La grossa testa lo rende impacciato, il carattere è schivo. Curioso e attento a ogni cosa che lo circonda, è affascinato dalle stravaganze del padre, dalle sue stupefacenti metamorfosi. Lo perderà presto ma farà rivivere nei suoi disegni e nei suo scritti la straordinaria capacità paterna di identificarsi in ogni oggetto, in ogni animale, in ogni persona. Fino a una giornata d'autunno del 1942, quando un ufficiale nazista lo ucciderà per strada, nel ghetto di Drohobycz. Attraverso la scrittura commovente di Nadia Terranova e le suggestive immagini di Ofra Amit, un libro che ci conduce nel mondo fantastico di uno dei più grandi scrittori polacchi, Bruno Schulz, autore di "Le botteghe color cannella". Premio Napoli 2012; Premio Laura Orvieto 2013. Età di lettura: da 10 anni.