Scritto su commissione in due mesi nell'ottobre 1885 per superare un periodo di difficoltà economiche, questo racconto è passato in proverbio come una profetica rappresentazione del "doppio", delle scissioni della personalità di cui è stato ricco il Novecento. Ma per Fruttero e Lucentini la vera controparte di Jekyll non è Hyde, con la sua indefinibile mostruosità, ma Utterson, il legale, l'amico di Jekyll. Questo borghese austero, avaro di parole, poco incline ai sentimenti, incarna il controllo della ragione, in opposizione alle inquietudini faustiane del dottor Jekyll, all'oscura fascinazione per un'avventura distruttiva in cui metterà in gioco tutto se stesso.