In "Lasciateci vivere la nostra primavera" e nelle altre favole teatrali raccolte in questo volume, Maria De Masi, pur guardando il mondo con gli occhi incantati del "fanciullino" di pascoliana memoria, svolge la sua funzione educativa svelando, con l'arma della presa in giro e dell'arguzia, presunzioni, ipocrisie, egoismi, miopie delle quali troppo spesso è intessuta la società degli adulti. Quella dell'autrice è una satira benevola, ma non per questo meno efficace e costruttiva, anzi è proprio la soavità con la quale lei ce la porge a renderla più penetrante. Questo di Maria De Masi è un "mondo salvato dai bambini", cioè un mondo che ha bisogno di innocenza, bontà, sincerità, ed è la forza e la dolcezza di questi valori a riempire di poesia le sue fiabe edificanti.