Pedro, indio, è il più forte contadino del villaggio e lavora più di tre muli. Ma sa leggere e scrivere. Pensa e parla troppo, consapevole che ai suoi compagni basterebbe «un po' di alfabeto» per iscriversi al sindacato e difendere i propri diritti. Ma poiché ogni terra ha un padrone, Pedro è - agli occhi di chi comanda - un uomo pericoloso, il simbolo della resistenza di un popolo che vive in situazioni disumane, sfruttato dai proprietari terrieri che usano la violenza. "La luna nelle baracche", pubblicato nel 1974, è il primo romanzo di un ciclo di opere che ci restituisce, come atto d'amore e d'accusa, il senso profondo di quella realtà umana e sociale del Sudamerica che Alberto Manzi aveva vissuto con la coscienza dell'autentico educatore.