Luigi Capuana (Mineo 1839 - Catania 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e giornalista. Professore presso l'Istituto Superiore di Magistero a Roma e poi presso l'Università di Catania, esordì come poeta, ma ben presto si dedicò alla critica letteraria e alla narrativa. Formatosi con lo studio del De Sanctis, è considerato uno fra i teorici più importanti e precursore del Verismo. Fra i suoi romanzi infatti ricordiamo Giacinta, 1879, in cui emerge l'osservazione attenta e spassionata della realtà sociale e dei sentimenti; Profumo, 1890, romanzo di indagine psicologica; e Il Marchese di Roccaverdina, 1902, capolavoro che ottenne un grande successo della critica, in cui l'autore intreccia motivi di carattere sociologico tipici della narrativa verista a elementi psicopatologici. Le opere di Capuana si distinguono per la felice caratterizzazione dei personaggi e per le descrizioni della vita e degli ambienti di provincia. Fu anche autore di favole e racconti per ragazzi: C'era una volta, 1882; Scurpiddu, 1898; Cardello, 1907; Chi vuol fiabe, chi vuole?, 1908, ecc.