È una storia che ogni bambino vorrebbe raccontare. Un bambino che diventa Re prima del previsto e contro la sua volontà e che pian piano si riconosce in questo ruolo perché vede nella prematura ascesa al trono uno strumento di riscatto sociale a favore dei bambini, soprattutto di quelli meno fortunati, dei cui bisogni e diritti intende farsi portavoce. "Il Re non è semplicemente colui che porta la corona, ma colui che è degno di portarla perché è in grado di garantire la felicità al suo popolo" scrive Korczak per bocca del protagonista principale del suo romanzo. Ed è a partire da questa consapevolezza che Re Matteuccio comincia ad avviare riforme nel rispetto dei diritti delle fasce più deboli della popolazione, con particolare riferimento ai bambini. Altrove si è detto che questo romanzo di Korczak è un inno al potere di trasformazione del mondo e al rinnovamento dell'umanità attraverso l'unione e la solidarietà, che i bambini ancora conservano e coltivano per la finezza dei sentimenti.