Il pomeriggio del 10 giugno 1924 il deputato socialista Giacomo Matteotti viene rapito a Roma. Il romanzo racconta la difficile indagine che porterà, due mesi dopo, alla scoperta del suo cadavere. Si sa chi sono i rapitori, un gruppo di arditi fascisti arrestati alcuni giorni dopo il rapimento. Si sa chi sono i complici, personaggi di spicco vicini a Mussolini, anche loro arrestati in poco tempo. Ma non si conosce il mandante, né quale sia il movente del rapimento e del delitto. Forse perché non si sa chi sia davvero Giacomo Matteotti. Ce lo raccontano, durante i due mesi di quella calda estate romana, la moglie Velia, l'anziana madre Isabella, il compagno di partito Modigliani, i due magistrati incaricati dell'indagine Del Giudice e Tancredi. Ce lo racconta perfino Mussolini in persona, il sospettato principale. Eppure... eppure qualcosa non torna. Dov'è la borsa da cui Matteotti non si separava mai? Cosa conteneva? Cosa doveva denunciare Matteotti nell'intervento alla Camera previsto per l'11 giugno? Età di lettura: da 11 anni.