I robot di Matt Dixon sono amati perché, a prescindere dal loro grado di coscienza e intelligenza, sembrano cercare, come noi, di capire il mondo in cui si trovano. E questo loro tentativo li rende più intelligenti e umani, e quindi simpatici, di chi, intelligente e umano, presume di esserlo per diritto di nascita. Amiamo i robot di Matt Dixon perché ci identifichiamo in loro, siamo noi, spogliati della nostra pelle e dipinti come metafora delle nostre vulnerabilità, sofferenze e intelligenze imperfette.