Esther Hillesum, detta Etty, il 7 settembre 1943, a 29 anni, segue il destino di più di centomila ebrei olandesi e viene deportata verso i campi di sterminio nazisti. Etty lascia cadere dal finestrino del treno un biglietto, sul quale è riuscita a scrivere: «Siamo partiti cantando». Il canto tramuta la tristezza in gioia e il pianto in festa, canto che è preghiera per abbandonarsi, lasciarsi andare, sentirsi piccoli ma amati. «Il treno si stacca dalla stazione e io mi stacco dalle cose pesanti. State sereni e non piangete: siamo partiti cantando». Una lettura vibrante sul destino di una donna che nonostante la prigionia ricerca la propria libertà interiore e il senso dell'esistenza. Età di lettura: da 10 anni.