Giò è un bambino timido e, come accade a tanti altri, passa molto del suo tempo davanti al tablet, isolato, alla ricerca di divertimento e forse anche cercando in questo modo di evitare l'insicurezza che il contatto con gli altri gli procura. Raccontando alcuni semplici e buffi episodi, la storia vuol far emergere il danno che deriva dall'uso smodato della tecnologia, incoraggiando a uscire per giocare all'aria aperta e, soprattutto, in compagnia degli altri. Il libro è scritto tutto in stampatello maiuscolo perché i piccoli lo possano leggere autonomamente. Età di lettura: da 6 anni.