Paolo ha trentuno anni, qualche amico, un lavoro stabile e una vita monotona. Le piccole gioie del quotidiano le prova soprattutto quando è con gli anziani della comunità in cui è volontario. Proprio lì, un giorno, capisce per caso di avere un dono: la capacità di rompere qualsiasi barriera linguistica e comunicare con tutti. La scoperta dell'altro gli apre le porte del mondo: Paolo inizia il suo viaggio tra gli ultimi della Terra. Il suo cammino, fisico e spirituale, è fatto di incontri che si tramutano in salvezza, è fede pura e disinteressata, è possibilità di superare un trauma lontano nel tempo. Per questo la meta è, forse, anche il punto di partenza.