Opera suggestiva e originale che trova le sue radici letterarie in una sorta di realismo magico capace di innestare il dato cronachistico-storico sul fertile tronco d'un inconscio collettivo che, nella religiosità popolare, trova vitale linfa per alimentare un rigoglioso rifiorire di simbologie le cui ramificazioni attraversano epoche diverse e avvolgono il lettore in vibranti atmosfere di sogno. Esse si sposano con le più diverse realtà, in cui la sacralità dei luoghi (i vari santuari mariani) trova nel Santo dei Voli (Giuseppe da Copertino) agognato e finalmente raggiunto, l'attraversamento di prove (presenze diaboliche) il cui superamento ristabilisce l'ordine veritativo interiore/esteriore annichilente il terribile caos sempre in agguato. Il duello perenne tra fede sostenuta dalla ragione contro superstizione e perdente irragionevolezza appare come la prova per approvare che Dio consente per condurre a sé chi liberamente a Lui si affida.