In un villaggio isolato e collegato al Mondo esterno tramite un Ponte così esile da poter reggere soltanto un peso limitato, vive Zovu: fin da bambino egli cresce a dismisura, cosa che gli impedisce l'attraversamento del Ponte e condiziona la vita quotidiana di tutti. Zovu può solo immaginare il Mondo esterno, che disegna con inarrestabile fervore. Il Saggio che guida la piccola comunità, allarmato per la mancanza di spazio dovuta all'espandersi di quello che ormai viene considerato un Dio, decide di chiedere aiuto al Mondo, intaccando così la sacralità di quell'isolamento millenario. Il peso di Dio, sospeso tra favola e filosofia, oscilla fra questioni di ragione e solipsismo, di meraviglia e discriminazione, e si chiede fin dove si può arrivare armati di ostinazione. O forse di fiducia.