L'anima di san Bruno di dom Maurice Laporte è il corposo frammento conclusivo della prima parte di un lavoro molto più ampio (Aux sources de la vie cartusienne) che, per giudizio condiviso, costituisce uno spartiacque negli studi sul monachesimo certosino e sul suo iniziatore Bruno di Colonia. Queste pagine giungono alla fine di un percorso in cui, a partire da una veduta d'insieme del monachesimo dell'epoca, Laporte segue le tracce della biografia di San Bruno e disegna le coordinate di un'identità spirituale che si era delineata nel costante confronto con il proprio "santuario" interiore, ma pure misurandosi con vicende storiche travagliate che Bruno aveva attraversato da protagonista. "L'anima di san Bruno" si pone come una sorta di breviario ragionato per scoprire i tratti fondamentali della spiritualità del santo e quasi una mappa di quel lessico dello spirito che anche oggi rappresenta uno dei bagagli fondamentali di chi vive nella clausura del monastero. Prefazione di Tonino Ceravolo.