Il romanzo del professore Bonaccorso è ispirato alla metempsicosi, cioè la teoria (tipica del buddismo, delle filosofie orientali e del misticismo degli orfici) in base alla quale, dopo la morte, l'anima trasmigra da un corpo all'altro, fin quando non si sia completamente affrancata dalla materia. Il romanzo (ambientato dal primo dopoguerra a oggi, dal fascismo al mondo contemporaneo) si apre con la citazione delle tesi di Fedro sulla trasmigrazione delle anime.