Riprendendo testi precedenti, Billau precisa il suo approccio filosofico-religioso alla condizione tragica dell'esistenza e confrontandosi con le varie soluzioni metafisiche messe in campo dalla storia del pensiero umano propone una fede razionale in uno sviluppo ulteriore della realtà che contiene un compimento del tragitto terreno dell'essere umano, che si risolve nell'approdo della coscienza umana alla sfera del pensiero puro (noosfera), come inscritto nella teogonia di un Essere originario che si trasforma nella vita del cosmo e che attraverso la nascita della coscienza umana si proietta in un Dio a-venire oltre la morte. È la prospettiva della divinizzazione dell'essere umano comune a molte religioni ma che qui non nasce da una verità rivelata, come nelle stesse, ma da riflessioni razionali che portano l'autore a proporre a tutti/e noi di prendere coscienza delle nostre possibilità in un mondo che sembra andare sempre più alla deriva e che invece noi possiamo cominciare a cambiare in questa vita terrena, fiduciosi che quello che abbiamo incominciato non andrà perso con la nostra dipartita dall'esistenza attuale.