Fedra è una regina potente, nipote di un dio, strappata agli splendori della corte di Cnosso, a Creta, per diventare la moglie del nobile Teseo, uccisore del Minotauro e legittimo re di Atene. Ma l'impassibile regina è in realtà una donna infelice, legata a un uomo assetato di potere, opportunista. Qualcuno di cui non ci si può fidare. Ippolito, il figlio di Teseo, si è votato alla dea vergine Artemide e disprezza le donne, arrivando persino a insultare la divina Afrodite, regina dell'amore. Predilige la preghiera e la caccia e per tutti è un modello di virtù. Ma dietro la facciata di fanciullo devoto si nasconde un'altra realtà. Fedra osserva silenziosa, nei corridoi del grande palazzo. La bellezza di Ippolito, la sua freddezza glaciale, le sue vesti immacolate e caste. Si tiene a distanza, perché è sola, con un marito assente. Fin quando non accade l'impensabile. Ippolito, accusato di violenza dalla sua stessa matrigna, si difende fino a mettere in dubbio le parole della giovane regina Fedra e la sua credibilità. Ci deve essere giustizia. Ci sarà giustizia. Ma per chi?