"Ho sempre amato i personaggi mitologici che osavano sfidare gli dei. Ho sempre amato la loro incoscienza. A scuola ci insegnavano che peccare di hybris, una sorta di orgogliosa superbia, era cosa gravissima, e che gli dei si sarebbero vendicati. Potevi starne certo. A me invece, gli dei, sembravano ingiusti. E bastardi".