La leggenda racconta che Laurino, re dei nani, si innamora della bellissima Similde, che cura un meraviglioso giardino di rose. La rapisce. Viene inseguito e, nonostante i suoi poteri magici, viene scovato tra le rose. Irritato, Laurino trasforma il giardino in pietra e lancia la maledizione: né di giorno né di notte alcun occhio umano potrà mai più vedere le rose. Si era dimenticato dell'alba e del tramonto e così a quell'ora i fiori possono farsi vedere. I Monti Pallidi si tingono di un magnifico rosa ed è l'Enrosadira. Re Laurino sta lì da venti milioni di anni. Guarda dall'alto queste strane creature che da duecentomila anni si agitano, si spostano, si combattono sulla Terra. Hanno vite, geologicamente, brevissime e troppo spesso sono dediti a farsi del male a vicenda. Hanno imparato a scalare le sue montagne, così, per niente, solo per il gusto di arrivare in cima. Re Laurino le lascia fare, nella speranza che da lì riescano a vedere le assurdità del loro comportamento.