Un antico racconto popolare della tradizione orale gradese, narrata fino a qualche decennio fa senza un apparente scopo morale, può risultare nel finale all'ascoltatore poco esperto addirittura inverosimile. Dalla struttura scarna e poco articolata, si colloca alla luce delle moderne conoscenze e dei documenti analizzati più nell'aneddotica che nel campo fiabesco, fornendo così lo spunto per un'indagine storica ragionata.