Alle soglie del terzo millennio, l'umanità si confronta con le stesse domande esistenziali che affliggevano Edipo Re e i tebani, colpiti dalla peste millenni fa. In un mondo segnato dalla precarietà e dal trauma, Edipo e Antigone, vicini al loro ultimo viaggio, ripercorrono le loro tragiche esperienze, cercando di dare un senso al destino che li ha perseguitati. In questo romanzo, il mito classico rivive in tutta la sua attualità, esplorando il confine tra il potere della mente e l'influenza del fato. Senza fornire risposte definitive, l'autrice invita a riflettere sul rapporto tra trauma e pensiero, offrendo uno strumento prezioso per chi studia il disagio psicologico e le scienze umane.