Bagnara Calabra, Natale 1908. Alla fine di quell'anno la punta dello Stivale, insieme a Messina, fu duramente colpita da terremoto e maremoto. In "Vite in macerie" Francesco Tripodi immagina la vita di paese con le sue contese e i suoi segreti: gli amori, i tradimenti, le amicizie, gli odi, i sentimenti che spesso sono la linea conduttrice della nostra esistenza. Finché poi un evento drammatico e imprevedibile, come un forte terremoto, mette tutto in discussione. Nulla sarà più come prima: i punti di vista, i sentimenti, l'esistenza stessa.