Case raggruppate fra campi coltivati e ciliegi, congiunte da viottoli erbosi. Presenze discrete sul fianco di una collina che si affaccia verso orizzonti lontani, restando però ancorata alle salde pendici della montagna, quasi ad indicare un ideale percorso di vita. Un villaggio come tanti dell'alto Casentino, di questa remota terra toscana, che fin dal Medioevo è stata però interessata dai grandi accadimenti che si sono succeduti nel tempo, segnando le esistenze dei suoi umili abitanti. Seguire le vicende di Bianca, Marinella, Armando e di altri semplici contadini, boscaioli ed artigiani poi, loro malgrado anche soldati e migranti, significa guardare la storia in modo diverso. È un ripensare al cammino delle Comunità che ebbero la forza di cacciare i potenti Guidi e che, proprio in virtù di un consolidato patrimonio di valori umani e civili, hanno saputo arginare il dilagare dell'ideologia fascista, resistere alla violenza della povertà e della guerra, partecipare alla rinascita democratica del nostro Paese.