Alessandro Magno aveva appena vent'anni nel 334 a.C. quando partì con un piccolo esercito alla volta della Persia, l'impero più grande e potente del mondo. I macedoni marciarono verso l'ignoto, vincendo battaglie in cui erano dati per sconfitti e prendendo d'assalto fortezze inespugnabili. Nei deserti e nelle montagne tra l'Egeo e l'India sottomisero la natura stessa. Eppure, le rivalità e la sete di potere erano destinate a erodere tutto fin dalle fondamenta in un complesso gioco in cui il confine tra traditori e alleati diventava sempre più sottile. Alessandro di Lincestide era generale e amico di Alessandro Magno. Diviso tra il legame di stima nei suoi confronti e il dovere di vendicare i suoi fratelli assassinati, non è mai stato al sicuro. Altri - persiani e greci, e anche macedoni - lo vedevano come un rivale per il trono. Per sei anni di cospirazione e battaglia, mentre l'esercito macedone combatteva verso est, la sua vita è stata appesa a un filo. Tutti hanno sentito parlare di Alessandro Magno, ma pochi conoscono la vera storia.