Benedetto Polo, emigrato da giovane dall'Istria in America, dove è divenuto scultore, ritorna al paese poco prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Attorno a lui, la popolazione di Umizza, crogiuolo di popoli e di lingue, gente di confine abituata dalla storia a diffidare dei padroni vecchi e nuovi, austriaci, italiani, tedeschi o slavi. Racconto corale di grande potenza, La foiba grande narra un dramma umano e familiare in cui l'odio cancella l'amicizia, la paura annulla la fiducia. È l'incubo della morte nelle buie profondità delle foibe, il dolore dell'esilio forzato da una terra amatissima. Tra leggenda e verità, un romanzo indimenticabile, un omaggio forte e struggente ai morti e ai sopravvissuti di una guerra dimenticata.