Nel 1919, al termine della Prima guerra mondiale, in un cimitero dimenticato, una donna riesce a incontrare l'uomo che aveva cercato per molto tempo. In un dialogo lungo una notte intera, essi ripercorrono insieme gli eventi che hanno vissuto vicini e quelli che li hanno separati per tanti anni. Il testo è il racconto della fuga dalla distopia in cui l'umanità sembra essersi reclusa: emergono le fatiche di un'eterna esistenza trascorsa a scansare la morte e altresì a cercarla. La morte stessa, che da lontano veglia sulla protagonista, fa da cornice, concedendo ancora del tempo affinché l'umanità si desti dal sonno dell'aberrazione.