Palermo, 16 settembre 1970. Sono da poco passate le ore ventuno. Mauro De Mauro, audace cronista del quotidiano "L'Ora", sta per rincasare: è appena sceso dalla sua auto, deve giusto prendere il caffè, il vino e le sigarette che ha riposto sul sedile posteriore. Qualcuno, però, lo ferma: gli intima di tornare in macchina e di ripartire. Del giornalista non si saprà più nulla. La sparizione di De Mauro è tra i casi più dibattuti e controversi del dopoguerra, un giallo che ingloba le brutture innominabili della nostra società. Prima del rapimento stava lavorando a un pezzo che, ne era convinto, avrebbe "fatto tremare l'Italia". Si era inoltrato su una pista pericolosa, vicina all'incrocio tra giochi di potere ancora inediti agli occhi dell'opinione pubblica. Il dedalo delle supposizioni, esposte in questo libro di Francesco Sala in una forma a metà tra romanzo e ricostruzione storica, include Cosa Nostra, la morte di Enrico Mattei e il golpe Borghese. Il passato e il presente di De Mauro. Un filo conduttore che attraversa il cuore del Novecento italiano.