New York, 1895. Una giovane immigrata italiana, Maria Inez Cortese, entra in una locanda e uccide suo marito, Calogero Motta, l'uomo che era stata costretta a sposare. Questa almeno è la versione che sostengono al processo i due gestori del locale. La donna viene condannata alla sedia elettrica e rinchiusa a Sing Sing, finché non le viene riconosciuto il diritto di ricorrere in appello. A difenderla sarà Ann Bennett, forse la prima donna degli Stati Uniti laureata in Legge e abilitata alla professione di avvocato. La giovane, con l'aiuto di un giornalista e di un poliziotto italoamericano, ingaggerà una lotta contro il tempo, l'omertà, la paura, per scoprire la vera dinamica dei fatti e portarne le prove alla giuria.