La rivoluzione scientifica del Seicento attraverso il Trattato che un filosofo cartesiano, francese di nascita, cerca di far stampare a Venezia. La sua permanenza nella città lagunare si dipana tra gli intrighi della società patrizia, i ricordi degli anni parigini, il rimpianto di una moglie prematuramente morta. E, ancora, le lusinghe amorose di Fulvia, una fanciulla di nobili natali che gli parla alternando provocazioni erotiche e malinconie. "La donna che state ignorando, di notte si rigira nel letto che lei avrebbe voluto accogliente per voi e per le attenzioni che desiderava rivolgeste al suo cuore e anche ai suoi fianchi e al suo seno." "Mi sembra di non aver portato a termine cose che avrei dovuto fare; ma è un elenco inutile. E poi... la lentezza di questa neve. Vorrei vederla come qualcosa di salvifico, caduta per sopire le lacerazioni dell'anima, metafora di un tempo sospeso, in attesa che io possa tornare a parlare impudicamente...