Filippina dei Ranfi nell'anno 1313 venne avvolta nel bando all'età di soli tre anni e nascosta nel "Monasterium Santa Maria Celle Tergesti" di San Giusto per sottrarla alle grinfie dell'Inquisizione, che sterminò tutta la sua famiglia. La ragazza non prese mai i voti ma conobbe ugualmente l'amore del nobile Johann della Torre, che cercò di sottrarla alle persecuzioni dell'Inquisitore bramoso di impossessarsi della cospicua eredità materna. I due giovani riescono a superare ostacoli insormontabili grazie alla passione e al profondo sentimento che li lega. Il romanzo si inserisce in uno spaccato di vita medievale che fuoriesce dalle mura conventuali e coinvolge pure la feudalità friulana. L'Autrice vuole dare una testimonianza della vicenda di questa infelice giovane, sepolta nella dimenticanza dei secoli passati.