186 d.C. Dopo essere sfuggiti per un soffio al tradimento imperiale nelle foreste della Germania, Marco Valerio Aquila e i Tungri vengono inviati in Gallia, dove un fuorilegge di nome Maturno sta seminando il caos. Un gran numero di disertori e schiavi liberati, però, si unisce alla causa, e quello di Maturno potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice brigantaggio: per la prima volta da una generazione, nell'aria c'è odore di ribellione. E anche se lasciarsi alle spalle i ricordi di Roma è un sollievo, Marco scoprirà presto che il pericolo lo ha seguito nel suo viaggio verso occidente, fino in Gallia. La spedizione è infatti guidata da quei pretoriani che lui ha tutte le ragioni di odiare. E di temere, se mai dovessero scoprire la sua vera identità.