Briobris, guerriero della nobile famiglia dei Di Vico, Corisco, terrorista sconfitto e condannato dagli uomini e da una malattia mortale, e Melandri, faccendiere in fuga da una vita dorata e disastrosa, sono gli eroi perdenti le cui storie si intrecciano slegate da vincoli temporali, in una sorta di repertorio tipologico, quasi a riverberare l'impianto di racconti arturiani. Hanno in comune, non tanto la condanna degli uomini e della storia, quanto il peso della damnatio memoriae, che solo la pietas di un antiquario, Valerio Sciarra, può esorcizzare ridando loro un volto. Vale per un guerriero medievale, come per un combattente contemporaneo, per un cinico affarista in fuga o per una "libera lancia", i nuovi freelance del precariato giovanile.