Quattro donne siriane bellissime, quattro Auguste, sensuali e risolute, durante la dinastia dei Severi, in epoca imperiale, hanno tramato nell'ombra, tessuto intrighi e scatenato lotte di potere che hanno insanguinato l'urbe. Alcuni loro figli si sono distinti per crudeltà, efferatezza, stravaganza e depravazione, conducendo l'impero al fondo dell'abisso più profondo. La politica, la vita sociale e anche la religione delle divinità dell'Olimpo ne sono uscite a pezzi, lacerate da conflittualità insanabili e da soprusi di ogni sorta, che la pazzia e l'inadeguatezza di alcuni imperatori hanno esaltato e magnificato. Agli dei del pantheon romano si è così sostituito il culto orgiastico di El-Gabal, il dio Sole e Roma è sprofondata in un vortice di sangue e di perdizione. Le persecuzioni dei cristiani hanno completato l'opera. Eppure qualcuno, molti anni prima che gli eventi accadessero, aveva predetto tutto questo.