Parigi, prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con fierezza il proprio destino. Ha un solo desiderio: che sua figlia sappia la verità, che non creda ad altri che a sua madre. E così prende carta e penna per raccontarle la sua vita avventurosa e controversa. Lei è Mata Hari, la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice infallibile degli uomini più ricchi e potenti, capace di diventarne cortigiana, amante e fidata confidente; e, forse per questo, di suscitare gelosie e invidie nelle donne e mogli dell'aristocrazia parigina. Lei è la donna dai molti nomi: Margaretha, il nome di battesimo; Mrs MacLeod, come la chiamavano a Giava; H21, il nome in codice che i tedeschi le avevano attribuito durante la guerra. Il passato di Mata Hari è oscuro, il suo presente sempre pericoloso: ha dedicato la sua vita alla libertà e al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della società, e ora sconta l'accusa infamante di spia. La sua unica colpa: essere una donna libera.