Prima guerra mondiale. In trincea vivono e sopravvivono, ognuno alle prese con gli stessi tormenti, i fanti Giuseppe, Tanino e Ciaramella. La loro compagnia, guidata dal Tenente che qui si fa voce narrante, affronta con il volto scavato dalla paura e dalla fame le difficoltà quotidiane, tra fango, azioni d'attacco e noiose attese, rancio spesso malsano e il pericoloso nemico oltre le linee. Sofferenza, speranza, istinto di sopravvivenza, nostalgia. Racconto crudo e poetico insieme, Il silenzio della neve che cade mostra l'assurdità della guerra sublimandola in una dimensione quasi onirica, sospesa nel tempo e nello spazio, dove l'unica realtà è data dai sentimenti. Un romanzo dal messaggio pacifista, oggi più che mai attuale e necessario, espresso con uno stile di scrittura che riesce ad armonizzare i toni struggenti della malinconia con le espressioni più crude, le descrizioni liriche con i resoconti brutali, restituendo il vero volto di ogni conflitto: la perdita di anime innocenti.