L'autore interpreta in chiave narrativa due cesure fondamentali per la storia reggina: la frequentazione precoloniale greca dell'estremità meridionale del territorio calabrese, tramandataci dalla storiografia e dalla letteratura antica attraverso una serie di episodi mitici, e la penetrazione del cristianesimo nella Reggio romana, attraverso la predicazione diretta dei primi missionari del Vangelo. Ognuno dei racconti, sebbene molto lontani nel tempo, incarna un momento di trapasso tra due differenti sistemi valoriali a livello ideologico e religioso. Il titolo evoca in maniera diretta il luogo fisico dell'Artemision, il tempio di Artemide, cuore della vita reggina dell'antichità che certa tradizione lega alla figura di Oreste, e scenario del celebre episodio della colonna ardente di Paolo di Tarso rielaborato da Kessel. Prefazione a cura di Manuela Labate.