Da quando suo marito Josef è entrato a far parte della Resistenza, Anna Dankova fa il possibile per tenere al sicuro la figlia Ema, capelli biondi come miele e occhi azzurri come il cielo di Praga. Si dice infatti che i nazisti siano in cerca di bambini nati in Cecoslovacchia per rapirli e crescerli come fossero ariani discendenti del Reich, ed Ema ha tutte le carte in regola per sembrare una vera bambina tedesca. Un giorno, mentre è al mercato con lei, Ema le viene strappata dalle mani dalle Sorelle Brune, infermiere dedite alla causa di Hitler. All'improvviso, quella leggenda terribile è diventata realtà. Anna non ha un attimo di esitazione, e si lancia all'inseguimento. Ma le sarà presto chiaro che dovrà ricorrere alle maniere forti per tentare di riavere ciò che le è stato tolto, perché i nazisti vogliono convincere Ema che i suoi veri genitori sono proprio lì, in Germania, e che è stata Anna a rapirla quando era ancora in fasce.