Nel 1580 a Palermo non c'era donna più bella di Eufrosina Siragusa e non c'era maggior potere di quello del Magnifico e Illustrissimo Vicerè Marcoantonio Colonna, il valoroso capitano della flotta del Papa nella battaglia di Lepanto. C'erano anche dei nobili valorosi, dei ricchi aristocratici e tutti volevano donna Eufrosina, disposti anche a uccidere pur di averla, ma la bella donna era sposata al giovane Don Galcerano Corbera, barone del feudo del Misilindino, una delle nobiltà più antiche e ricche di Sicilia. Luigi Natoli trae lo spunto da personaggi veri e fatti realmente accaduti per scrivere il più storico dei suoi romanzi ricostruendo un'epoca di grandi fasti e abiette miserie umane, dove generose e sincere virtù s'intrecciano in un dramma ignobile, passionale e sublime. Dove la bellezza di una donna è in grado di accecare la ragione. Una beltà che ha bisogno di vittime e che è vittima di se stessa.