Un romanzo storico, di formazione, d'amore? O forse d'avventura? Un crocevia di storie che si snodano dal porto di Atene, parlandoci di lunghe traversate per mare, di amicizie solide e di amori nascosti, ma soprattutto descrive un incontro impossibile fra due grandi spiriti, quello greco, ancora pagano, e quello cristiano. Lo scenario è quello dell'Atene e della Roma imperiale nel Primo secolo dopo Cristo. La Pax Romana si estende sul Mediterraneo, e il mare nostrum, ormai, è interamente dominato dall'Impero di Claudio. Roma è ancora pagana, ma dalla sponda orientale del regno arrivano voci di un nuovo culto straniero, e alcuni si sono già convertiti al culto di un dio che era morto in croce. Fu proprio sotto il governo di Claudio che un cives romanus seguace di questa nuova religione fece la sua apparizione nella Città eterna: era Paolo di Tarso, un rispettato funzionario dell'Impero che sulla via di Damasco ebbe una visione che segnò per sempre il suo destino.