Queste memorie, di Michele Marrini, ci narrano la sua vita fino a tutto il 1944. Crescendo passa da un lavoro precario all'altro finché, viene assunto alla Magona d'Italia. Erano vicini, gli anni della seconda guerra mondiale, e lì, comincia a scoprire il socialismo anarchico e poi il comunismo. Dopo il famoso 8 settembre, si trova coinvolto nella nascita della Banda Partigiana di Scarlino. E di questa banda, ci narra tutta la storia, nei diari che il suo comandante Tenente Carlo Fabbrini di Firenze, gli ordina di tenere per memoria. Michele si consegnerà ai fascisti per salvare la sorella ma poi fugge ed è ripreso di nuovo. Nuovamente dopo un periodo di prigionia riesce ad evadere e a tornare nelle banda partigiana. Dopo qualche azione, con la cattura di un tedesco e di altri sbandati; vive momenti tragici, quando un suo compagno viene catturato e ucciso dai tedeschi. Arrivano finalmente gli americani che insieme ai partigiani liberano Follonica. Michele, poi, veste la divisa americana e fa da "guida" alle truppe e le segue a Venturina, e nella battaglia di San Vincenzo e oltre.