Parigi, 1863. Cesare Baldi, completati gli studi, è finalmente pronto per divenire parte attiva negli affari di famiglia. Si occuperà della compravendita di opere d'arte tra la natia Firenze e la capitale transalpina che nel corso del XIX secolo è divenuta il cuore pulsante della cultura e dell'arte nel mondo, assumendo quel ruolo che già era stato di Firenze e Roma nel Rinascimento. Cesare, folgorato dalle vitali atmosfere parigine, ha modo di conoscere i più importanti pittori impressionisti del tempo. La sua vita intensa viene però stravolta quando la Francia di Napoleone III, perdendo la guerra contro la Prussia, firma un armistizio che condurrà ai sanguinosi cento giorni della Comune di Parigi. Le cruente vicende che si susseguono gli offrono l'opportunità di scoprire un nuovo interesse, quello per il giornalismo culturale. Questa attività gli consente di riflettere su quanto gli impressionisti abbiano stravolto l'arte abbandonando gli schemi e i linguaggi tradizionali. Le storie qui narrate, superbamente intrecciate dall'autore a quelle del mondo culturale della Parigi di fin de siècle, ripercorrono gli anni della maturità del protagonista fino agli inizi del Novecento.